Ieri laltro Guido Cecora, ieri Massimo DAntona, oggi Federico Mancini. La nostra vita è segnata da questi lutti e vuoti, che la Rivista segnala puntualmente e dolorosamente, rendendone testimonianza nella stessa continuità e regolarità della sua presenza.
Neppure questa volta lomaggio è meramente formale, dovuto ad essere Federico Mancini membro del Comitato scientifico di LPA. Cè il ricordo pubblico, di colui che è stato un personaggio di prima grandezza, nella vita culturale, civile ed istituzionale del nostro Paese; cè il ricordo privato di chi è stato maestro di scienza e di vita del direttore di questa Rivista.
Primo allievo di Tito Carnacini, insigne processualista cui va il merito daver tenuto a battesimo la scuola di Diritto del lavoro di Bologna; coprotagonista insieme a Gino Giugni del processo di rifondazione del Diritto del lavoro, iniziatosi tra la fine del decennio 50 e linizio del decennio 60, con le due fondamentali monografie su «La responsabilità contrattuale del prestatore di lavoro» del 1957 e su «Il recesso unilaterale e i rapporti di lavoro» del 1962, e con la celeberrima Prolusione allUniversità di Bologna su «Libertà sindacale e contratto collettivo erga omnes» dello stesso anno; cofondatore della Rivista Il Mulino, cui contribuì nei primi anni con alcuni saggi scritti assieme a Gino Giugni, Antonio Santucci e Nicola Matteucci, amici della prima ora e compagni di una grande battaglia laica e riformista, condotta da una piccola pattuglia in largo anticipo rispetto ai tempi; professore dellUniversità di Urbino, di Bologna, di Roma La Sapienza, ed ancora dellUniversità di Bologna: studioso di assoluta eccellenza per rigore dogmatico, spessore culturale, personalità di stile, come testimoniato dalla ininterrotta produzione in materia non solo di Diritto del lavoro ma anche comunitario, nonché didatta ed oratore colto e brillante, capace di sedurre qualsiasi pubblico, parlando con pari maestria in italiano e in inglese, dai suoi studenti ai colleghi più attenti e più smaliziati, italiani o stranieri che fossero; uomo delle istituzioni, servite ed onorate con autorevolezza e prestigio, prima a Roma come membro del Consiglio Superiore della magistratura dal 1976 al 1981, poi a Lussemburgo quale Avvocato generale della Corte di Giustizia delle Comunità europee dall ottobre del 1982 allottobre del 1988 e quale Giudice della Corte di Giustizia delle Comunità europee dal 7 ottobre 1988.
Una carriera ricca e intensissima, di cui rendono testimonianza, oltre al curriculum vitae e al lunghissimo elenco di pubblicazioni, anche le molte attestazioni ricevute a livello internazionale, non ultima quella di cui andava più orgoglioso, listituzione nel 1997 da parte della Harvard Law School dell «Annual G.F. Mancini Prize in European Law», per avere avuto in vita lintitolazione di una borsa usualmente dedicata alla memoria. Una carriera, che lui stesso, in una bellissima «Intervista» resa a Pietro Ichino nel 1993 sulle pagine della Rivista Italiana di Diritto del Lavoro, ricostruisce con quella aristocratica modestia ben nota alla cerchia dei più intimi, ricordando in una ideale continuità il maestro Tito Carnacini e i molti allievi, a partire dai più vecchi, cofrequentatori dello storico Studio Redenti-Carnacini di via Guerrazzi a Bologna, sede della Rivista Trimestrale di Diritto e Procedura Civile, ai più giovani (Giorgio Ghezzi, Umberto Romagnoli, Luigi Montuschi, Franco Carinci, Piergiovanni Alleva, Marcello Pedrazzoli, Luigi Mariucci, Gianguido Balandi, Marco Biagi).
E proprio quella intervista offre loccasione di passare dal pubblico al privato, perché è vero che Federico Mancini aveva per origine, per fisico, per linguaggio, per comportamento, un tratto di aristocrazia, che poteva dare limpressione di una qualche arroganza. Ma a conoscerlo, aveva una straordinaria consapevolezza della fatica del lavoro intellettuale, lui abituato a celare dietro lapparente naturalezza delleloquio e dello scritto, una continua tensione a fare, perfezionare, cesellare; della relatività e della precarietà delloperare; dellesistenza di gente altrettanto, se non più in gamba, più preparata, più colta. Pur nella differenza della personalità, condivideva con il suo maestro, Tito Carnacini, quellafflato liberale - cui tributa omaggio nel ricordo dedicatogli sulla Trimestrale del 1984 - che nella quotidiana frequentazione diventava una grande capacità di ascoltare, anzi qualcosa di più, la virtù civile per eccellenza, la tolleranza.
Una carriera straordinaria, consegnata alle opere scientifiche rimaste altrettante pietre miliari della materia, alle cariche prestigiose, agli attestati istituzionali; ma di per sé fredda, quasi scolpita in una lapide marmorea. Se non fosse vivificata dalla grande fioritura di allievi della prima, della seconda e ormai della terza generazione, che si sono riconosciuti in quel capostipite anche al di là della sua stessa consapevolezza. Consapevolezza che poi cè stata, nel giorno in cui nella sua Facoltà di Giurisprudenza dellUniversità di Bologna, la sua famiglia, quella carissima di sangue, la moglie Vittoria e le figlie Susanna e Fulvia, e quella accademica, gli si sono strette attorno per la presentazione degli Scritti in suo onore, due volumi densi di contributi, di studiosi italiani e stranieri di Diritto del lavoro e di Diritto comunitario.
Quello è stato un giorno di cui lui amava ricordarsi anche nel corso di una malattia, crudele e rapida al di là di ogni aspettativa, ma affrontata e sopportata con laica consapevolezza e determinazione, animato dalla ferma idea che la morte va combattuta fino alla fine, ma non vista e vissuta come una sconfitta. E un passaggio di testimone, che da quel momento impegna in toto coloro che lhanno ricevuto.
(*tratti dagli "Scritti in onore di Giuseppe Federico Mancini", Giuffrè, Milano, 1998)
Nato a Perugia il 23 dicembre 1927.
Laureato con lode nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna l'l1 luglio 1949, con una tesi di diritto sindacale comparato.
Borsista in Francia (Università di Bordeaux e di Parigi) ed in Austria (Salzburg Seminar in American Studies) nel 1950 e negli Stati Uniti d'America (Università di Chicago) nel 1951 1952.
E' stato assistente straordinario nell'Università di Bologna alla Facoltà di Giurisprudenza presso la cattedra di diritto del lavoro tenuta da T. Carnacini (dal 1° novembre 1949 al 28 febbraio 1950 e nel 1956) ed alla Facoltà di Economia e Commercio dal 1° marzo 1951 al 31 ottobre 1951 presso la cattedra di diritto del lavoro tenuta da V. Carullo; nell'a.a. 1956 1957 assistente incaricato presso la cattedra di diritto romano tenuta da U. Brasiello.
Libero docente in diritto del lavoro nel 1956.
Professore incaricato di diritto del lavoro alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Urbino dal 1956 al 1962 dove ha insegnato altresì il diritto agrario; dal 1959 al 1962 incaricato di diritto del lavoro anche alla Facoltà di Economia e Commercio, sede distaccata di Ancona, nella quale è stato componente del Comitato tecnico; dal 1957 al 1962 professore incaricato di diritto del lavoro alla Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bologna.
Professore straordinario di diritto del lavoro alla Facoltà di Economia e Commercio di Ancona (1962), chiamato dal 15 dicembre stesso anno (con decorrenza 1° febbraio 1962) alla cattedra di diritto del lavoro della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna, ordinario dal 1° febbraio 1965 al 1979 nella medesima Facoltà ha tenuto l'incarico di diritto costituzionale nell'a.a. 1966-1967 e quello di diritto privato comparato nell'a.a. 1974 1975.
Professore ordinario di diritto del lavoro alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma « La Sapienza » dal 1979 al 1982.
Professore ordinario di diritto privato comparato alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna dal 1982, in aspettativa per mandato comunitario.
Ha insegnato diritto del lavoro al Centro Studi CISI, di Firenze dal 1954 al 1956.
Visiting Professor di « Comparative Labor Relations » e « Politics in Contemporary Italy » presso il Bologna Center of Advanced International Studies della Johns Hopkins University (1956 1975); vicedirettore del Bologna Center (1973 1976) e dal 1989 al 1996 membro dell'« Advisory Council » del medesimo Centro.
Visiting Professor all'University of North Carolina nel 1965.
Negli anni successivi ha tenuto numerosi seminari al Department of Government della Harvard University.
Dal 1964 al 1966 ha tenuto il corso di diritto sindacale e relazioni industriali presso la Scuola di perfezionamento in Scienze amministrative dell'Università di Bologna; dal 1969 al 1979 ha tenuto, prima con T. Carnacini e poi con G. Ghezzi, L. Montuschi e F. Carinci, il corso di diritto del lavoro all'Istituto di applicazione forense E. Redenti; dal 1970 al 1976 ha tenuto il corso di diritto sindacale e relazioni industriali alla Scuola di perfezionamento in diritto del lavoro e sicurezza sociale della Facoltà di Economia e Commercio di Bologna.
Nel 1951 ha partecipato alla fondazione della rivista « Il Mulino ».
E' stato segretario di redazione della « Rivista trimestrale di diritto e procedura civile ».
Nel 1970 è stato tra i fondatori di « Politica del diritto ».
E' stato presidente dell'Istituto di studi giuridici della Regione Emilia Romagna (1975 1976) e del Comitato Italia Cile «Salvador Allende» di Bologna (1974 1980).
Ha tenuto alla London School of Economics and Political Science, nel 1979, la ottava Chorley Lecture su «Politics and the judges The European Perspective» e nel 1993 la Shimizu Lecture su «Democracy and the European Court of Justice».
Dottore honoris causa della Facultad de Derecho, Università di Cordoba, nel 1984.
Nominato nel 1995 Honorary Bencher of Kings Inns, Dublino.
Membro dell'« Advisory Board » del Pallas Consortium tra le Università di Barcelona, Bologna, Essex, Konstanz, Luiss, Lyon 3 e Nijmegen.
Componente del « Global Constitutional Seminar » istituito nel 1996 dalla Yale Law School.
Nominato nel 1997 Adjunct Professor alla Law Faculty e Patron dell'European Law Centre, New South Wales University, Sydney, che ha istituito il « Judge G. Federico Mancini Prize in European Law ».
Nel 1997 la Harvard Law School ha istituito l'«Annual G.F. Mancini Prize in European Law».
E' stato membro del Comitato scientifico della « Rivista italiana di diritto del lavoro » e della « Rivista di diritto europeo», del Comitato di direzione della « Rivista trimestrale di diritto e procedura civile » e della Rivista « Lavoro nelle pubbliche amministrazioni », nonché dell'Editorial Board della « Modern Law Review ». Ha collaborato per anni a «La Repubblica», a « L'Avanti! » e a « Mondoperaio », di cui è stato anche redattore; è stato, inoltre, condirettore di «Pagina».
Nel 1969 membro della commissione governativa che redasse il progetto dello Statuto dei lavoratori.
E' stato membro del Comitato centrale del Partito socialista italiano (1972 1982).
Componente del Consiglio superiore della magistratura dal 1976 al 1981.
Avvocato generale della Corte di giustizia delle Comunità europee dal 7 ottobre 1982 al 6 ottobre 1988.
Giudice della Corte di giustizia delle Comunità europee dal 7 ottobre 1988.
LIBRI
Appunti di diritto comparato del lavoro, Bologna, Patron, 21 ed. 1954, pp. 54.
La responsabilità contrattuale del prestatore di lavoro, Milano, Giuffrè, 1957, pp. VII 176.
Il recesso unilaterale e i rapporti di lavoro. I. Individuazione della fattispecie. Recesso ordinario, Milano, Giuffrè, 1962, pp. VIII 438.
Il pensiero politico nell'età di Roosevelt, Bologna, Il Mulino, 1962, pp. 208 (raccolta a cura di G.F. Mancini).
Il recesso unilaterale e i rapporti di lavoro.Il. Il recesso straordinario, il negozio di recesso, Milano, Giuffrè, 1965, pp. IV 239.
Il diritto sindacale, Bologna, Il Mulino, 1a ed. 1971, 2a ed. 1973, pp. 523 (raccolta a cura di G.F. Mancini e U. Romagnoli).
Costituzione e movimento operaio, Bologna, Il Mulino, 1976, pp. 281.
Terroristi e riformisti, Bologna, Il Mulino, 1981, pp. 168.
PARTECIPAZIONE A OPERE COLLETTIVE
Bracciante, in Enc. dir., Milano, Giuffrè, 1959, vol. V, pp. 650 654.
Commissione interna, in Enc. dir., Milano, Giuffrè, 1960, vol. VII, pp. 881 893.
Artt. 12, 17, 18, 19, 25, 26, 27, 29, 35, 36, in G. GHEZZI, G.F. MANCINI, L. MONTUSCHI, U. ROMAGNOLI, Statuto dei diritti dei lavoratori, Commentario del codice civile a cura di A. Scialoja e G. Branca, BolognaRoma, Zanichelli Foro italiano, 1972, pp. 166 173, 233 348, 384408, 452 456, 531 558; Art. 12, ivi, vol. 1, 2, ed. 1979, pp. 209 216; Artt. 17, 18 (par. 2, 3), ivi, 21 ed., vol. 11, 1981, pp. 67 78, 83 91.
Art. 4, in Commentario della Costituzione, a cura di Giuseppe Branca, Bologna Roma, Zanichelli Foro italiano, 1975, pp. 199-276.
Disp. gen., Sez. prima, artt. 1, 2, 3, 4, 5, 6, in Il contratto dei metalmeccanici: commento al contratto collettivo nazionale 1, maggio 1976 per i lavoratori addetti all'industria metalmeccanica privata, a cura di F. Carinci, Bologna, Zanichelli, 1978, pp. 16 27.
Indagine comparativa sui diritti del dipendente inventore negli Stati membri delle Comunità europee, diretta da Th. Ramm (rapporto nazionale italiano, inedito), Bruxelles Lussemburgo, Commissione delle Comunità europee, 1978.
SAGGI
La rappresentanza sindacale nel diritto statunitense e l'art. 39 della Costituzìone italiana, in Riv. dir. lav., 1950, 1, pp. 463 486.
Gìurìsti occidentali e diritto civile sovietico, in Il Mulino, 1952, pp. 687693.
La libertà d'insegnamento nelle università americane, in Il Mulino, 1952, pp. 580 592.
Rapporto di lavoro e responsabilità del committente nella « common law », in Riv. dir. lav., 1952, 1, pp. 404 452.
Sulla natura dell'arbitrato previsto dagli accordi interconfederali del 7 agosto 1947 e 18 ottobre 1950, in Riv. dir. lav., 1952, Il, pp. 471479.
I cattolici, il corporativismo e la democrazia, in Il Mulino, 1953, pp. 167-176.
La « consìderation » nel diritto nordamericano dei contratti, in Riv. trim. dir. proc. cìv_ 1953, pp. 1039 1070 (ripubblicato in Causa e Consideration, raccolta a cura di G. Alpa e M. Bessone, Padova, Cedam, 1984, pp. 169 214).
Dall'America di Roosevelt all'America di Foster Dulles, in Il Mulino, 1953, pp. 338 346.
Sulla « crisi. del diritto », in Riv. trim. dir. proc. civ., 1954, pp. 738 746.
Sciopero economico, sciopero politico e commissioni interne, in Giur. it., 1954, 1, 2, cc. 203 206.
(Con G. GIUGNI) Per una cultura sindacale in Italia, in Il Mulino, 1954, pp. 28 45.
(Con G. GIUGNI) I « laici » dopo la crisi dell'europeismo, in Il Mulino, 1954, pp. 657 669.
(Con N. MATTEUCCI) « Terza generazione » tra Gioberti e Gramsci, in Il Mulino, 1954, pp. 149 158.
Recesso con causa illecita ed efficacia dei contratti collettivi postcorporativi, in Riv. dir. lav., 1954, Il, pp. 368 380.
Democrazia e comunismo, in Il Mulino, 1955, pp. 38 41.
L'« unità d'azione » e i socialisti, in Il Mulino, 1955, pp. 779 784.
Il c.d. obbligo di fedeltà nel rapporto di lavoro, in Riv. dir. lav., 1956, 1, pp. 15 63.
(Con A. SANTUCCI), I laici dopo le elezioni, in Il Mulino, 1956, pp. 391397.
Personale occupato nell'impresa e commissione interna, in Dir. econ., 1957, pp. 1161 1194.
Leggendo l'« Arbeitsrecht » di Arthur Nikisch, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1957, pp. 313 327.
In margine alla proposta di legge sulla « giusta causa » nei rapporti di lavoro, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1957, pp. 718 737.
(Con T. CARNACINi e U. ROMAGNOLI), Studi sul regolamento giuridico dell'impresa e sui problemi di applicazione e di adeguamento del medesimo connessi al progresso tecnologico, in Studi sul progresso tecnologico e la società italiana: aspetti giuridici, Atti del Congresso internazionale di studio sul progresso tecnologico e la società italiana, Milano, Giuffrè, vol. VI, 1960, pp. 189 208.
Libertà sindacale e contratto collettivo erga omnes, (prolusione Università di Bologna), in Riv. trim. dir. proc. civ., 1963, pp. 570 596 (ripubblicato in forma ridotta, in Il Mulino, 1964, pp. 315 327 e in Il diritto sindacale, cit., pp. 190 207, nonché con il titolo Il problema dell'art. 39 (Libertà sindacale e contratto collettivo erga omnes), in Costituzione e movimento operaio, cit., pp. 133 162).
Le commissioni interne nel sistema di relazioni industriali, in Il Mulino, 1965, pp. 1130 1148 (ripubblicato, limitatamente alle pp. 11301138, in Il diritto sindacale, cit., pp. 130 138).
Le categorie dei prestatori di lavoro nell'ordinamento italiano, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1966, pp. 893 933.
Il progetto di legge sulla « giusta causa » e la disciplina del licenziamento nel diritto comparato, in Riv. giur. lav., 1966, 1, pp. 111 122.
Rapporti tra datori di lavoro e lavoratori nella pratica: Italia, in Comunità europea del carbone e dell'acciaio Alta Autorità, I rapporti tra datori di lavoro e lavoratori sul piano aziendale Forme e funzioni (Atti della sessione di studio, Lussemburgo 4 6 ottobre 1965), Lussemburgo, 1967, pp. 151 164.
(Con G. GALLI), Gramsci's Presence, in Govern. Oppos., 1968, pp. 325338.
The Italian Student Movement, in Am. Ass. Un. Prof. Bull., Winter 1968, pp. 427 432.
Lavoro domestico e contrattazione collettiva, in Giur. cost., 1968, pp. 1609 1619.
Controversie collettive e controversie individuali in diritto sindacale, in La prevenzione e la composizione delle controversie collettive di lavoro in Italia, Doc. n. 2085/68 CEE, 1968, pp. 16 19.
A Letter from Italy: From Reform to Adventure, in Dissent, 1969, n. 16, pp. 413 422.
Prime osservazioni sul recesso straordinario, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1969, pp. 79 107 e in Studi in onore di Francesco Santoro Passarelli, Napoli, Jovene, 1972, vol. V, pp. 643 676.
Problemi comuni ai vari recessi straordinari, in Studi in memoria di Angelo Gualandi, vol. Il, Urbino, Argalia, 1969, pp. 22 60.
Student Power in Italy, in Am. I. Comp. L., 1969, vol. XVII, pp. 371 377.
Lo statuto dei lavoratori dopo le lotte operaie del 1969, in Pol. dir., 1970, pp. 57 80 e in Sindacato, classe, società, Padova, Cedam, 1976, pp. 303 340 (ripubblicato in parte in Il diritto sindacale, pp.431 453 e integralmente in Costituzione e movimento operaio, cit., pp. 133 162).
Le rappresentanze sindacali aziendali nello statuto dei lavoratori, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1971, pp. 766 815.
I sindacati di comodo, in Quale giustizia, 1971, pp. 251 256.
I locali delle rappresentanze sindacali aziendali, in Boll. lav., Trieste, 1971 (50 51), pp. 1 3.
La rappresentanza professionale e lo Statuto dei lavoratori, in La rappresentanza professionale e lo Statuto dei lavoratori, Atti del convegno AIDLaSS, Perugia, 22 23 maggio 1970, Milano, Giuffrè, 1971, pp. 13 48.
Sul metodo di alcuni giuristi della sinistra extraparlamentare, in Pol. dir., 1971, pp. 99 109.
I patronati in azienda (art. 12 dello Statuto dei lavoratori), in Dir. lav., 1971, 1, pp. 117 122.
I sindacati: fabbrica e riforme in Pol. dir., 1971, pp. 211 221.
Proselitismo e contribuzione sindacale nello Statuto dei lavoratori, in Riv. dir. lav., 1971, 1, pp. 477 491.
Il contropotere dei giudici: contenuto e limiti, in Pol. dir., 1972, pp. 367374.
(Con G. GiUGNI) Movimento sindacale e contrattazione collettiva, in Riv. giur. lav., 1972, pp. 326 338.
L'assemblea in fabbrica, in Quale giustizia, 1972, pp. 83 99.
La nuova disciplina delle clausole a favore dei lavoratori, in Riv. agr., 1972, 1, pp. 521 540.
La disciplina del licenziamento nello Statuto dei lavoratori (contributo all'esegesi dell'art. 18), in Riv. giur. lav., 1972, 1, pp. 169 226.
Worker Democracy and Polítical Party in Gramsci's Thinking, Institute of Foreign Policy Rescarch, The Johns Hopkins University Bologna Center, School of Advanced International Studies, Discussion Paper n. 4, The Jolms Flopkins University Press, 1973, pp. 1 26 (ripubblicato con il titolo The Theoretical Roots of Italian Communism: Worker Democracy and Political Party in Gramscis Thinking in The Italian Communist Party. Yésterday, Today, Tomorrow, a cura di S. Serfaty e L. Gray, London, Aldwych Press, 1980, pp. 3 20).
Statuto dei lavoratori, norme speciali di enti locali e rappresentanti della CISNAL, in Pol. dir., 1973, pp. 81 96 e in Studi in onore di Giuseppe Chiarelli, Milano, Giuffrè, 1974, vol. III, pp. 2593 2611.
Il diritto al lavoro rivisitato, in Pol. dir., 1973, pp. 687 740 (ripubblicato nel Commentario della Costituzione, cit., come prima parte del commento all'art. 4 ed in Costituzione e movimento operaio, cit., pp. 2790).
Il nuovo regime del licenziamento, in L'applicazione dello statuto dei lavoratori: tendenze e orientamenti, Atti del Convegno di Milano del 19 21 ottobre 1972, Milano, Franco Angeli, 1973, pp. 190 200.
Il lavoro carcerario, in Dialectica, 1974, pp. 117 118.
Dovere e libertà di lavorare, in Pol. dir., 1974, pp. 565 599 (ripubblicato nel Commentario della Costituzione, cit., come seconda parte del commento all'art. 4 ed in Costituzione e movimento operaio, cit., pp. 91 129).
(Con AA. VV.) Crisi dell'impresa e tutela dei lavoratori (dibattito Bologna 30 31 marzo 1974), in Giur. comm., 1974, 1, pp. 595 664.
La via italiana alla democrazia industriale, Intervento al dibattito, in Mondoperaio, 1974, n. 6, pp. 78 81.
Il lavoro nella costituzione, in 1945 1975 Italia: fascismo, antifascismo, Resistenza, rinnovamento, a cura di M. Fini, Milano, Feltrinelli, 1975, pp. 481 498 (ripubblicato con varie modifiche e con il titolo Lavoro e sindacati nella Costituzione, in Il Mulino, 1975, pp. 165181 e in Costituzione e movimento operaio, cit., pp. 163 183).
Equivoci e silenzi sul sindacato di polizia, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1975, pp. 281 290 (ripubblicato in Costituzione e movimento operaio, cit., pp. 249 264).
L'Istituto di Studi giuridici della Regione Emilia Romagna, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1975, pp. 1659 1667.
Le associazioni sindacali e il nuovo processo del lavoro, in Il nuovo processo del lavoro, Padova, Cedam, 1975, pp. 15 35 (ripubblicato con il titolo Il sindacato nel nuovo processo del lavoro, in Costituzione e movimento operaio, cit., pp. 225 246).
Intervento alla tavola rotonda fra N. ANDREATTA, F. MANCINI, A. PARISI, G. PASQUINO, L. PEDRAZZI, R. PRODI, U. ROMAGNOLI, P. SCOPPOLA SU
« La democrazia italiana fra alternativa e confronto », in Il Mulino, 1976, pp. 785 791.
(Con G. GIUGNi) La rilevanza giuridica delle clausole di pace sindacale, in I diritti dei lavoratori. L Contrattazione collettiva, diritti sindacali e forme di lotta, Milano, Mazzotta, 1976, pp. 107 119.
Il sindacalismo militare e la sinistra, in Pol. dir., 1976, pp. 58 70 (ripubblicato in Costituzione e movimento operaio, cit., pp. 249 277).
L'esempio viene dalla Svezia, Intervento al dibattito su « Democrazia industriale e sindacato », in Mondoperaio, 1976, n. 12, pp. 70 73.
Possibili sviluppi del diritto del lavoro nella fase di transizione, in Lo Statuto dei lavoratori, un bilancio politico: nuove prospettive del diritto del lavoro e di democrazia industriale, a cura di G. Arrigo, Bari, De Donato, 1977, pp. 115 134.
Statuto dei lavoratori e movimento operaio 1970 1975, in Lo statuto dei lavoratori, un bilancio politico: nuove prospettive del diritto del lavoro e democrazia industriale, a cura di G. Arrigo, Bari, De Donato, 1977, pp. 11 22.
Il sindacato fra partecipazione e conflitto, in Crisi e riforma dell'impresa, Bari, De Donato, 1977, pp. 283 290.
Intervento alla tavola rotonda fra L. LAMA, A. MARIANETTI, F. MANCINI, L. VENTURA su « Il domani dello statuto dei lavoratori », in Rass. sind., 1977, pp. 1 25.
(Con F. CARINCI) Extra benefits of the employees within an entreprise, in Rapports nationaux italiens au Xe Congrès international de droit compariè (Budapest 1978), Milano, Giuffrè, 1978, pp. 487 500.
Ordine pubblico e libertà civili, in Mondoperaio, 1978, n. 2, pp. 81 86 (ripubblicato in Terroristi e riformisti, cit., pp. 79 97).
Intervento alla tavola rotonda fra F. CICCHITTO, I. CELLETTI, F. MANCINI, A. MINUCCI, A. PIZZORNO su « Terrorismo e quadro politico », in Mondoperaio, 1978, n. 4, pp. 5 18.
Intervento alla tavola rotonda fra G. AMATO, F. MANCINI, M. TEODORI, A. MINUCCI, G. ZUCCONI su «Referendum e sistema dei partiti», in Mondoperaio, 1978, n. 7/8, pp. 5 17.
Sindacato e istituzioni nella crisi italiana, Intervista con Pierre Carniti, in Mondoperaio, 1978, n. 10, pp. 28 34.
Intervento al dibattito su « Terrorismo: come rompere la spirale », in Mondoperaio 1979, n.7 8, pp. 5 9 (ripubblicato in Terroristi e riformisti, cit., pp. 99 103).
Garantismo, in Mondoperaio, 1979, n. 10, pp. 151 152 (ripubbliato con il titolo Garantismo civile e garantismo operaio, in Terroristi e riformisti, cit., pp. 105 109).
Democrazia conflittuale e istituzioni di contropotere, in Mondoperaio, 1979, n. 4, pp. 73 79 (ripubblicato con il titolo Per uno statuto degli emarginati, in Terroristi e riformisti, cit., pp. 113 133).
Movimento armato e partito armato, in Mondoperaio, 1979, n. 2, pp. 11 17 (ripubblicato in Terroristi e riformisti, cit., pp. 25 40).
La lezione della FIAT, in Mondoperaio, 1979, n. 12, pp. 5 6 (ripubblicato con il titolo Quei sessantuno della FIAT, in Terroristi e riformistì, cit., pp. 41 46).
Intervento alla tavola rotonda fra S. ACQUAVIVA, L. BONANATE, G. CASELLI, F. MANCINI, F. STAME su « Terrorismo, come e perché », in Mondoperaio, 1979, n. 4, pp. 13 20.
Democrazia conflittuale e istituzioni di contropotere, in Mondoperaio, 1979, n. 4, pp. 73 79.
Intervento alla tavola rotonda fra G. AMATO, F. COEN, E. GALLI DELLA LOGGIA, F. MANCINI, G. MUGHINI su Una sinistra da ricostruire, in Mondoperaio, 1979, n. 6, pp. 5 14.
Seconda Repubblica, in Mondoperaio, 1979, n. 6, pp. 149 150.
Intervento alla tavola rotonda fra G. AMATO, M. D'ERAmo, E. GALLI DELLA LOGGIA, F. MANCINI, P. MARCONI, A. VENTURA su Garantismo: la prova del fuoco, in Mondoperaio, 1979, n. 12, pp. 59 71.
Intervento alla tavola rotonda fra F. COEN, P. CRAVERI, F. MANCINI, G. RUFFOLO, su « Un programma per l'emergenza », in Mondoperaio, 1980, n. 1, pp. 3 10 a p. 5 6 e 9 10.
I sindacati e il terrorismo, in Mondoperaio, 1980, n. 3, pp. S 10 (ripubblicato in Terroristi e riformisti, cit., pp. 47 63).
Valori e contraddizioni nell'opera di Pastore, Conquiste del lavoro, suppl. n. 67 del 22 dicembre 1980, p. 3 5 (ripubblicato con il titolo Laicismo e conflitto nella vecchia CISL, in Terroristi e riformisti, cit., pp. 65 76).
Politics and the ludges: the European Perspective, in Mod. L. R., 1980, pp. 1 17.
Sistema economico y relaciones de trabajo, in AA. VV., Los Trabajadores y la Constitución, in Cuadernos de Derecho del Trabajo, 1980, n. 4 pp. 49 62.
Sindacato, nuovi soggetti, nuovi diritti, in Mondoperaio, 1980, n. 5, pp. 77 85 (ripubblicato in Terroristi e riformisti, cit., pp. 135 158.
Il retroterra delle manette facili, in Nuovo riformismo, 1982, n. 1, pp. 714.
Materiali per la grande riforma, in Nuovo riformismo, 1982, n. 2, pp. 3348.
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