Premesse
I .dot valgono per Microsoft Word 97
I .dot per vanno inseriti direttamente o come collegamento (shortcut) nella cartella c:\Microsoft Office\Modelli
I .dot sono file di sola lettura, vale a dire è impossibile "scriverci sopra", a meno di non seguire procedure particolari.
Per accedere al .dot di interesse (ad ex legislazione.dot, o giurisprudenza.dot) la procedura allungata è la seguente: Menu File / Nuovo /...: NON funziona la scorciatoia di premere il "fogliettino bianco" nella barra degli strumenti di Word in alto a sinistra.
Lo scopo dei .dot è dare delle linee di stile tipografico povere ma tali da mantenersi intatte se convertite in HTML per la visualizzazione su browser (come Netscape o Internet Explorer)
Regole generali
I campi che vanno obbligatoriamente riempiti, sui quali viene fatto un controllo da sistema al momento di inserire il documento nel data base su Internet sono preceduti da tre asterischi (***) e sono su sfondo grigio.
Non vanno mai tolti i tre asterischi ovunque li si trovi né le parti in inglese sottolineate che li seguono immediatamente, né ne vanno inseriti altri (sono concesse le sequenze * e **) in quanto sono necessari al sistema per suddividere correttamente le informazioni in campi distinti.
I .dot introdurranno nel documento su cui si lavora dei nuovi "stili" (l'elenco degli stili disponibile in un documento Word è il menu a tendina posto in genere accanto al menu di scelta del font - Esempi di stili di Word sono "normale", "Titolo 1", etc). SI DEVONO UTILIZZARE GLI STILI INDICATI IN QUESTE ISTRUZIONI, non gli stili predefiniti di Word, né quelli definiti personalmente dal singolo utente che tuttavia rimarranno disponibili nella tendina degli stili.
All'interno di una zona del testo in cui si usi uno stile ammesso è possibile tranquillamente sottolineare, rendere corsivo, rendere grassetto, centrare zone di testo, andare a capo: la conversione in HTML recepirà in pieno queste formattazioni.
E' inutile (in quanto queste caratteristiche si perderebbero in HTML) inserire numeri di pagina, interruzioni di pagina, di sezione, giustificazioni a destra.
Non si possono inserire immagini in Word.
Per farsi unidea di come apparirà il documento una volta convertito in HTML, Menu File/Salva come HTML in una cartella temporanea ed aprirlo con un browser (ad esempio Netscape Navigator).
In ogni .dot saranno disponibili vari stili. È, come detto, obbligatorio utilizzare SOLO quelli indicati, ma non è obbligatorio utilizzarli TUTTI. Ad esempio, qualora sia data la possibilità di usare "Stile Titolo 1", "Stile Titolo 2" e "Stile Titolo 3", si è liberi di usare solo gli ultimi due perché si giudica troppo grande il font dello "Stile Titolo 1". Naturalmente i campi obbligatori di cui al punto 1), ed i relativi stili, non possono non essere usati.
Normalmente alla pressione del tasto "Invio" il sistema si posiziona sullo stile che con ogni probabilità dovrà essere usato in seguito. Ad esempio, se si usa lo "Stile Titolo 3" e si preme invio, il sistema si posizionerà automaticamente sullo "Stile Titolo Corpo del Testo". Si può naturalmente "forzare" questa impostazione cambiando a mano, quando fosse necessario, lo stile dal menu a tendina degli stili.
Giurisprudenza.dot
Non ci sono campi obbligatori.
È ammesso l'uso dei seguenti stili: "Stile Titolo 1","Stile Titolo 2","Stile Titolo 3", "Stile Corpo del testo". La parte "normale" del testo sarà nello "Stile corpo del testo", e NON nello "Stile Normale".
Nonostante che nel .dot, sia indicato, a livello di suggerimento, "Stile per la massima" e "Stile per la sentenza", questi non sono campi obbligatori né tanto meno campi distinti nel data base su Internet. Per il sistema esisterà solo il "testo della sentenza", che può comprendere solo la massima, o può essere costituito da massima+sentenza, o solo dalla sentenza senza la massima.
I campi non esplicitamente chiesti del .dot, come ad esempio "Autorità emanante", o "data della sentenza" , o "nome delle parti" saranno inseriti a parte nel "modulo di inserimento Giurisprudenza" su Internet. Si invita tuttavia ad inserirli anche nel documento Word (ad esempio subito al di sotto del titolo principale, o all'inizio assoluto). Non saranno trattati come campi a parte (e sarà quindi una sorta di ripetizione, poiché verranno reinseriti nuovamente nel succitato modulo su Internet), ma ci saranno due vantaggi: i redattori creeranno il documento Word in maniera simile a quella usuale per la pubblicazione su riviste cartacee, e si a avrà una maggiore libertà nella forma e nel contenuto dei dati. (ad esempio, i nomi delle parti NON sarà chiesto nel succitato modulo Internet nel caso di sentenze emanate dalle preture, ma nel documento Word (successivamente convertito in HTML) sarà ugualmente possibile inserirli.
Legislazione.dot
Non ci sono campi obbligatori. È ammesso l'uso dei seguenti stili: "Stile Titolo 1","Stile Titolo 2","Stile Titolo 3", "Stile Corpo del testo". La parte "normale" del testo sarà nello "Stile corpo del testo", e NON nello "Stile Normale".
Nonostante che nel .dot, sia indicato, a livello di suggerimento, "Stile per il nome della legge" e "Stile per le rubriche" questi non sono campi obbligatori né tanto meno campi distinti nel data base su Internet. Per il sistema esisterà solo il "testo della norma", che può essere o non essere dotato di titolo, e può essere o non essere suddiviso in articoli e commi.
I campi non esplicitamente chiesti del .dot (ad esempio "Numero della legge", o "Data della legge" saranno inseriti a parte nel "modulo di inserimento Giurisprudenza" su Internet. Si invita tuttavia ad inserirli anche nel documento Word (ad esempio subito al di sotto del titolo principale, o all'inizio assoluto). Non saranno trattati come campi a parte (e sarà quindi una sorta di ripetizione, poiché verranno reinseriti nuovamente nel succitato modulo su Internet), ma ci saranno due vantaggi: i redattori creeranno il documento Word in maniera simile a quella usuale per la pubblicazione su riviste cartacee, e si avrà una maggiore libertà nella forma e nel contenuto dei dati, potendosi inserire dati che nel successivo modello Internet non saranno richiesti, ma che ugualmente si ritengono utili (ad esempio il proponente la legge).
Prassi.dot
Non ci sono campi obbligatori. È ammesso luso dei seguenti stili: Stile Titolo 1, Stile Titolo 2, Stile titolo 3, Stile Corpo del testo. La parte normale del testo sarà nello stile Stile Corpo del testo e NON nello Stile normale.
I campi non esplicitamente richieste (ad esempio estremi dellatto, o altri) saranno inseriti a parte nel modello di inserimento prassi su Internet. Si invita tuttavia ad inserirli anche nel documento Word (ad esempio subito al di sotto del titolo principale, o allinizio assoluto). Non saranno trattati come campi a parte (e sarà quindi una sorta di ripetizione, poiché verranno reinseriti nuovamente nel succitato modulo su Internet), ma ci saranno due vantaggi: i redattori creeranno il documento Word in maniera simile a quella usuale per la pubblicazione su riviste cartacee, e si avrà una maggiore libertà nella forma e nel contenuto ei dati, potendosi inserire dati che nel successivo modello Internet non saranno richiesti, ma che ugualmente si ritengono utili (ad esempio maggiori dettagli sullautorità emanante dellatto).
Contratti.dot
Non ci sono campi obbligatori. È ammesso luso dei seguenti stili: Stile Titolo 1, Stile Titolo 2, Stile titolo 3, Stile Corpo del testo. La parte normale del testo sarà nello stile Stile Corpo del testo e NON nello Stile normale.
I campi non esplicitamente richieste (ad esempio data del contratto collettivo, o ambito di riferimento) saranno inseriti a parte nel modello di inserimento contratti collettivi su Internet. Si invita tuttavia ad inserirli anche nel documento Word (ad esempio subito al di sotto del titolo principale, o allinizio assoluto). Non saranno trattati come campi a parte (e sarà quindi una sorta di ripetizione, poiché verranno reinseriti nuovamente nel succitato modulo su Internet), ma ci saranno due vantaggi: i redattori creeranno il documento Word in maniera simile a quella usuale per la pubblicazione su riviste cartacee, e si avrà una maggiore libertà nella forma e nel contenuto ei dati, potendosi inserire dati che nel successivo modello Internet non saranno richiesti, ma che ugualmente si ritengono utili (ad esempio maggiori dettagli sullambito di riferimento).
Dottrina.dot
Ci sono i seguenti campi obbligatori:
Cognome e nome dell'autore.
Inserire nome1, cognome1 | nome2, cognome2 in file/proprietà/Autore. Notare i sepraratori di virgola tra cognome e nome e di pipe (=MAIUSC+backslash) tra autori diversi
Esempio articolo con 2 autori: Marco Antonio, Sforza Cesarini | Alberto, Pizzoferrato
Successivamente posizionarsi sul cursore subito dopo ***InsertAuthors e Tasto Destro/Aggiorna campo
Qualifiche
Inserire QualificaAutore1 | QualificaAutore2 in File/Proprietà/Commenti. Notare il separatore pipe tra qualifiche di autori diversi. Notare inoltre che la "proprietà" da riempire è "commenti", e NON "società" come sarebbe più logico. La proprietà "società", per un bug di Word, va persa con la conversione in HTML.
Successivamente posizionarsi sul cursore subito dopo ***InsertQualifications e Tasto Destro/Aggiorna campo
Indirizzo email
Inserire emailAutore1 | emailAutore2 in File/Proprietà/Oggetto Notare il separatore di pipe tra indirizzi email di autori diversi. Notare inoltre che la "proprietà" da riempire è "Oggetto". Altre proprietà più intuitive andrebbero perse con la conversione in HTML
Successivamente posizionarsi sul cursore subito dopo ***InsertEmailAddress e Tasto Destro/Aggiorna campo
Titolo prima lingua
Inserire il titolo dell'articolo in File/Proprietà/Titolo
Successivamente posizionarsi sul cursore subito dopo ***InsertTitle e Tasto Destro/Aggiorna campo
Digitare manualmente dopo ***InsertEnglishTitle: la traduzione in inglese del titolo. Non è in questo caso possibile usare la scorciatoia del menu Proprietà e lutilizzo della funzione aggiorna campo
Abstract Prima Lingua
Digitare direttamente sullo sfondo grigio l'abstract nella "prima lingua", usando lo stile "Abstract Prima Lingua". Qualora, invece di digitarlo direttamente, lo si incollasse al di sopra dello sfondo grigio, può essere necessario selezionare la parte che ha perso la formattazione su sfondo grigio, e dall'elenco degli stili attivi imporre lo stile "Abstract prima lingua". Notare infine che SI VUOLE IMPORRE LO STILE "ABSTRACT PRIMA LINGUA" alla zona selezionata, e NON ridefinire lo stile "Abstract Prima Lingua" sulla base della zona selezionata.
Abstract Inglese
Digitare direttamente sullo sfondo grigio l'abstract in inglese, usando lo stile "Abstract Inglese". Qualora, invece di digitarlo direttamente, lo si incollasse al di sopra dello sfondo grigio, può essere necessario selezionare la parte che ha eventualmente perso la formattazione su sfondo grigio, e dall'elenco degli stili attivi imporre lo stile "Abstract prima lingua". Notare infine che ciò che si vuol fare è IMPORRE LO STILE "ABSTRACT PRIMA LINGUA" alla zona selezionata, e NON ridefinire lo stile "Abstract Prima Lingua" sulla base della zona selezionata.
Notate che l'inserimento in File/Proprietà dei dati personali dell'autore va fatta una volta sola, non ogni volta per ogni per ogni articolo (a meno che uno stesso Word processor non sia usato da più redattori). Seguire la seguente procedura:
In Word Strumenti / Opzioni / Inf. utente: inserite il vostro Nome, Cognome e ve lo ritroverete in File / Proprietà
Poi, chiudete ogni documento Word (ma non il programma Word), File /Apri, doppio clic su dottrina.dot, File / Proprietà / riempite (una volta per tutte) i campi "Commenti" [con la vostra qualifica] e "oggetto" [con la vostra email ], premete OK, File / Salva con nome, selezionate come tipo file (*.dot), e come nome file dottrina. Confermate la sovrascrittura sul dottrina.dot esistente, e
da quel momento i dati personali saranno inseriti già all'apertura di ogni nuovo articolo basato sul modello dottrina.dot.
Titolo nelle due lingue e abstract nelle due lingue vanno inseriti, ovviamente, di volta in volta articolo per articolo.
È ammesso l'uso dei seguenti stili: "Stile Titolo 1","Stile Titolo 2","Stile Titolo 3", "Stile Corpo del testo", "Stile testo nota a piè di pagina". La parte "normale" del testo, sarà nello "Stile corpo del testo", e NON nello "Stile Normale".
Il sistema riconosce e collega i rimandi numerici alle note a piè di pagina.
Nel corpo del testo usare il formato testo_testo_testo [1]. Notare lo spazio prima delle parentesi quadre in cui va riportato il numero della nota.
I numeri tra quadre dovranno essere progressivi assoluti su tutto l'articolo.
Viceversa, al di sotto della fascia grigia che riporta ***InsertAnnotations: inserire progressivamente, andando a capo per ogni nota, il TESTO della nota nel formato
[1] testo della nota
[2] testo della nota successiva
usando lo stile "Stile testo nota a piè di pagina" e curando di mettere tante note quanti sono i rimandi numerici nel corpo del testo.
I campi non esplicitamente chiesti del .dot ( ad esempio "Keyword") saranno inseriti a parte nel "modulo di inserimento Dottrina" su Internet.
Se l'articolo in questione è una nota a sentenza, usare ugualmente "dottrina.dot" per la parte di commento e "giurisprudenza.dot" per la sentenza. Sarà il "modulo di inserimento Dottrina" su Internet che si occuperà di collegarli.
Se l'autore sente la necessità, all'interno di un suo articolo, di riferirsi ad una norma, o ad un atto amministrativo, o ad un contratto collettivo che siano presenti nel Data Base di ILLeJ, può, sotto la sua responsabilità, inserire nel testo, o in nota, una frase del tipo "la legge è presente in IlleJ, Vol II, n. 4". Il sistema non potrà verificare la correttezza del rimando, nè l'effettiva presenza del documento a cui ci si riferisce.